Verum
est, dicevano i latini. “Pecunia non olet”, il denaro non puzza. Era questo uno
dei motti vincenti dell’imperatore Vespasiano che, vox populi, usava ripetere
spesso al giovine figlio Tito.
“Lodati
siano i soldi, i beneamati soldi”, cantava invece Betty Curtis nel lontano
1961. “Chi ha tanti soldi vive come un pascià”. Perdonatemi la poca eleganza e
la banalità del mio immediato scrivere,
ma i soldi, i troppi soldi, hanno davvero rovinato questo pianeta, il migliore
dei mondi possibili, per dirla alla Leibniz. Ma, dopo tutto, una loro suprema
importanza devono pur averla. Stai a vedere che l’errore sta nel considerare il
denaro un fine e non un mezzo per raggiungere la felicità?
Aristotele
imperat et docet.
Il
calcio, questo calcio malato e impossessato, non ha più nulla da spartire con la Poesia , la pura e seducente
Poesia.
Come
possiamo cercare di istaurare un collegamento ideale tra due sfere così evidentemente
separate? Come possiamo minimamente pensare a riabilitare questo stupido calcio
che, proprio come la politica, ha perso tutto ciò che non doveva permettersi di
perdere. Stiamo assistendo ad un decadimento logorante che ci indirizzerà
lentamente verso l’umiliante tugurio della vergogna e dello squallore. Lì dove
l’Anima sarà costretta a bruciare. Lì dove l’Intelletto non riuscirà più a
percepire.
Cosa
è rimasto di ciò che un tempo veniva elogiato come lo sport più amato e
praticato al mondo? Cosa è rimasto se non fumo e cenere, lacrime e sangue. Dove
si è nascosta la Magia ?
In quale austero manicomio è stata crocifissa quell’irrazionale Follia che
paradossalmente dava un senso unico e glorioso ad uno sport all’apparenza
banale, semplice, silente. Tutto morto, passato, irripetibile. Tutto immerso e
abbandonato. Il Dionisiaco, citando l’inarrestabile Nietzsche, è stato violentemente
stuprato e massacrato dall’Apollineo, il quale sta già rigando dritto verso un
dominio aberrante ed incondizionato.
I
soldi insomma. Anzi, i troppi soldi. Ecco il cancro del calcio.
“Homo sine pecunia imago mortis”,
l’uomo senza denaro è immagine della morte; ma, l’uomo che approfitta, l’uomo
che devasta la Magia ,
la Follia , il
Dionisiaco, l’Anima, lo Spirito, è degno di essere sconfinato e cancellato
dalla più perfida e mitologica creatura.
“I soldi sono come il letame. Se lo
spargete in giro fa bene. Se ne fate un mucchio in un posto solo, puzza”. Onore
a Francis Bacon.
Danilo Serra